LA PRIMA VOLTA
La prima volta della Polisportiva Casellina nel campo gara dell’olimpo della ginnastica artistica italiana: la Serie A1.
Le parole non bastano a descrivere la gioia e l’emozione che ci ha suscitato vedere l’ingresso delle ginnaste della Polisportiva Casellina nel campo gara allestito al 105 Stadium di Rimini, che ha ospitato la prima gara del Campionato Nazionale Serie A1 di ginnastica artistica femminile sabato 13 febbraio 2016.
È stata la prima volta per la nostra società.
Un momento di infinita gioia nel cuore di tutti noi che viviamo l’impegno e la passione nella ginnastica artistica e che siamo testimoni attivi e protagonisti della evoluzione e della crescita della Polisportiva Casellina negli anni.
Ma non c’è stato solo questo sul campo gara di Rimini: oltre alla gioia di potersi cimentare con le eccellenze nazionali abbiamo vissuto anche l’orgoglio per la condotta di gara delle ginnaste della squadra, che tra mille difficoltà hanno saputo dare il meglio di se ed onorare nel migliore dei modi la disciplina della ginnastica artistica.
Un senso d’orgoglio che neanche il risultato finale, che ci vede ultimi in classifica, riesce a soffocare; ed il perché vi risulterà forse più chiaro alla fine di questo resoconto della gara.
Gli allenatori Riccardo Brilli e Fabiola Cantini insieme a Laura Bisi (A.S.D. ENRICO MATTEI di Latina) hanno dunque accompagnato le ginnaste della squadra al suo storico ingresso in Serie A1; e lo hanno fatto nel migliore dei modi a giudicare dal positivo umore delle nostre ginnaste prima della gara.
Una cosa non facile da realizzare alla vigilia di un’evento di questa importanza e che oltretutto doveva essere affrontato senza poter contare su Alice Fantini che, convalescente da un infortunio, è indisponibile già da un mese; una assenza pesante per la squadra.
Poi c’era lo stato di Alexandra Kalmykova, che si presentava all’appuntamento parzialmente debilitata da malattia.
Premesse tutt’altro che rosee dunque, che però non hanno minato la determinazione della squadra ad affrontare la gara con spirito combattivo.
È Ilaria Malizia che tocca per la prima volta un attrezzo della A1 per la Polisportiva Casellina; e lo fa in maniera deliziosa col suo salto al volteggio (rondata-flic-teso) bene eseguito e fermato all’arrivo.
Poi tocca a Sofia Bonistalli affrontare il volteggio dopo che le prove sull’attrezzo avevano suscitato qualche dubbio; e qui si apre un simpatico teatrino a gesti a distanza con Riccardo Brilli che chiedeva a Sofia quanti avvitamenti si sentisse di eseguire (uno?… uno e mezzo?… due?).
È Sofia che decide: -“ne faccio due!”
Parte la rincorsa decisa e poi Sofia presenta il suo “biglietto da visita” in A1; ed è un biglietto pesantissimo: 14,900 lo score per l’esecuzione del famigerato DTY (il Doppio avvitamento Teso Yurchenko); solo Sofia Busato (Brixia), Campionessa Italiana in carica nel Volteggio, riuscirà a fare di meglio nel corso della manifestazione.
Chiude la prestazione della squadra all’attrezzo Alexandra Kalmykova con una esecuzione gemella a quella di Ilaria Malizia, solo un pochino più bassa, ma ugualmente buona; il che consente alla Polisportiva Casellina di partire nel migliore dei modi.
Siamo solo alla seconda rotazione che il già precario equilibrio di squadra viene messo in crisi da un evento malaugurato: durante le prove Alexandra Kalmykova si provoca la lussazione di un pollice e per lei diventa impossibile la presa degli staggi delle parallele.
Tocca a Sara Balducci prendere il suo posto all’attrezzo per mettere una pezza a più pesanti conseguenze e lo fa!
Lo fa con l’attenzione di chi è ben cosciente della importanza di non sbagliare e di quali siano i propri limiti; ma anche con l’emozione di “segnare” un altro momento importante; proprio lei che di momenti importanti ne ha segnati e determinati tanti nella storia “Casellina” dal 2007 ad oggi.
Salgono poi agli staggi anche Ilaria Malizia e Sofia Bonistalli che purtroppo incappa in una caduta sull’attrezzo penalizzando così una esecuzione che altrimenti sarebbe stata assai proficua.
La successiva rotazione vede subito Alexandra Kalmykova, dolorante per l’infortunio appena occorso, alle prese con il suo cavallo di battaglia: la trave.
Alexandra, nonostante tutto, stringe i denti riuscendo a tirare fuori una ottima prestazione che viene pagata dalla giuria con 12,400 punti; noi invece gli diamo un “dieci e lode” per la maturità, lo spirito di sacrificio e la grinta dimostrata.
Sale poi all’attrezzo Sofia Bonistalli che infila uno dietro l’altro i pregevoli elementi del suo esercizio con una decisione ed una autorevolezza inconsuete per lei sui dieci centimetri che spesso l’hanno tradita in passato.
Chiude la tornata alla trave Ilaria Malizia che conclude anche lei l’esercizio senza incidenti.
Le nostre stelle vanno a questo punto giocarsi il tutto e per tutto nella prova al corpo libero dove il talento di Bonistalli e Malizia potrebbe fare la differenza.
Apre le danze Ilaria Malizia che, cosciente delle proprie capacità, infila uno dopo l’altro gli elementi del suo corpo libero con autorevolezza, precisione ed eleganza, incappando in pochissime sbavature e facendo suo lo score di 13,100 punti.
Poi Alexandra Kalmykova compie la sua ultima fatica in questa gara raccogliendo il punteggio di 11,500 con un esercizio che dato il valore tecnico più basso e qualche sbavatura nella esecuzione non consente di più.
Ultima ginnasta rimasta, tocca a Sofia Bonistalli il compito di tentare di ritoccare in positivo il punteggio di squadra.
Esegue bene il suo corpo libero di alto valore tecnico dimostrando di avere ben lavorato nella preparazione negli ultimi mesi e di avere superato le difficoltà a dominare gli arrivi delle potenti diagonali acrobatiche.
Il carico di responsabilità e la tensione del momento fanno forse “dimenticare” a Sofia di dare continuità al suo movimento all’avvio delle diagonali e questo gli causa delle penalità che mortificano un po’ il punteggio: 13,350 per un esercizio che meriterebbe di più; ma d’altra parte il regolamento è regolamento.
E siamo giunti alla fine della cronaca di questa gara alla quale, per la rilevanza in relazione alla storia della nostra società, abbiamo voluto dare un po’ più di spazio del consueto.
La classifica che ne scaturisce certo non è rosea per noi e lascia l’amaro in bocca; ma d’altra parte diverse circostanze avverse hanno lavorato “contro” in questo evento.
Resta la bella prova di combattività delle ragazze che ci hanno riempito d’orgoglio con la loro condotta in gara.
Classifica e punteggi della prima prova del Campionato Nazionale Serie A1 GAF 2016
Scandicci, 15 febbraio 2016